Con il Contratto di Sviluppo il Ministero dello Sviluppo Economico sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore industriale e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nel turistico e di tutela ambientale.
L'investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro.
Solo per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli si riduce a 7,5 milioni di euro.
Beneficiari
Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere (piccole, medie e grandi).
È possibile presentare domanda singolarmente o aggregando più imprese guidate da un'impresa proponente che promuove l'iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del progetto.
L'impresa proponente è l'interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti e degli eventuali enti di ricerca. Il contratto di sviluppo può inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta attraverso il contratto direte.
Spese ammissibili
- creazione di una nuova unità produttiva
- ampliamento della capacità produttiva di un'unità esistente
- riconversione di un'unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione, per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe ATECO 2007 (codice numerico a quattro cifre) dei prodotti fabbricati in precedenza
- ristrutturazione di un'unità produttiva esistente:
- cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l'introduzione di un nuovo processo produttivo oppure
- notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità (riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, riduzione dell'impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro)
- acquisizione di un'unità produttiva esistente, ubicata in un'area di crisi e di proprietà di un'impresa non sottoposta a procedure concorsuali (acquisizione degli attivi di un'unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza dell'acquisizione) al fine di garantire la salvaguardia anche parziale, dell'occupazione esistente.
- Investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di prodotto coerenti ed organici con il progetto d'investimento principale.
SONO AMMISSIBILI LE SPESE SOSTENUTE SUCCESSIVAMENTE ALLA DATA DI PROTOCOLLAZIONE DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI.
Agevolazioni
- contributo a fondo perduto in conto impianti
- contributo a fondo perduto alla spesa
- finanziamento agevolato
- contributo in conto interessi
Esempio agevolazioni ottenibili a fronte di un progetto di investimenti nell'agroindustria effettuato da una piccola impresa con rating bancario AA in zona ex art 107 3.a per investimenti di 10.000.000€
Esempio modulazione mista | Esempio modulazione solo fondo perduto |
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Contributo c/impianti (fondo perduto): 3.700.000 € | In caso di richiesta di solo fondo perduto potrà essere erogato un contributo c/impianti max di circa 5.000.000€ In questa seconda ipotesi dovrà tuttavia essere dimostrata la capacità finanziaria a copertura della quota di investimento non coperta da agevolazione |
Si sottolinea che l'impresa dovrà fornire idonee garanzie (bancarie, assicurative, ipotecarie) e dovrà apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari almeno al 25 per cento del totale delle spese ammissibili. |
Novità accordo di sviluppo 2017
Il Decreto del Ministero del sviluppo economico dell'8 novembre 2016 ha apportato alcune modifiche alle procedure. Due le novità più importanti:
- Fast Track: la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni. Avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina, completamento del programma di investimenti entro 36 mesi.
- Accordo di Sviluppo: l'introduzione di una nuova procedura a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni.